Come creare un MVP (Minimum Viable Product)
Investire in una app riducendo i rischi d’impresa
Di Niccolò Maria Menozzi
Cos’è un Minimum Viable Product (MVP)? A cosa serve e come crearne uno? Sono alcune delle domande alle quali cerchiamo di dare risposta in questo breve articolo dedicato a chi sta pensando di sviluppare una web app o una app mobile per la sua startup o per la sua azienda.
A tutti piace pensare in grande e specialmente nel mondo del software è facile lasciarsi andare a sognanti piani d’espansione e business model costruiti su una ricca rete di funzionalità a corollario del core business. Molto spesso il rischio è perdere di vista la vera anima del proprio software, soffocata da aggiunte accessorie non in linea con le reali esigenze.
I pericoli nascosti dietro a questi sogni ad occhi aperti sono di non vedere mai la fine dello sviluppo della tua web app o della tua app mobile, alla ricerca del servizio perfetto (a tal proposito forse ti interessa sapere se è meglio un software finito o un software perfetto).
Spesso si sente parlare di fail fast (fallire ma velocemente), ovvero validare un’idea prima che diventi un investimento fuori controllo. Per questo motivo viene in nostro aiuto il cosiddetto MVP (Minimum Viable Product).
Cos’è un MVP
Come suggerisce il nome, prodotto minimo funzionante, nell’ambito degli applicativi web è la versione di un software con un numero di funzionalità sufficiente per essere utilizzato dagli utenti.
Solitamente ogni applicazione si regge su un numero ristretto di punti saldi che descrivono l’essenza del problema che vuole risolvere. Individuare questi punti essenziali è il primo passo per delineare un MVP. Una volta definiti i suoi confini progettuali, l’MVP viene messo in produzione.
A cosa serve un MVP
Siamo abituati a pensare in grande perché usiamo ogni giorno app e servizi estremamente articolati, dimenticandoci che i colossi del web hanno contato su team di decine se non centinaia di professionisti e da anni migliorano costantemente le proprie piattaforme!
Quando si inizia la progettazione di un servizio web bisogna gettare lo sguardo nel futuro per sapere qual è il proprio traguardo di business ma avendo i piedi ben ancorati a terra. Occorre partire dal piccolo per diventare grandi, verificando la validità della nostra idea per evitare di investire tempo e risorse in un progetto curato al minimo dettaglio ma senza futuro.
L’MVP serve per offrire a un potenziale cliente o investitore un tool utilizzabile e che dimostri concretamente le sue opportunità di business. Se l’imprenditore sei tu, ti sarà utile per capire rapidamente se vale la pena investire ulteriormente sul progetto.
Creare un MVP significa compilare la lista dei requisiti minimi dell’applicazione e poi svilupparli concretamente. Come scegliamo questi requisiti minimi?
Come progettare un MVP e come crearlo
Per esperienza, in sintesi possiamo dire che un buon MVP può contare 3 step principali: analisi dei requisiti, design della UI (User Interface) e sviluppo della app effettiva.
Il nostro lavoro in Dreamonkey è progettare e avviare nuovi applicativi o rinnovare software che devono essere migrati online o ancora che hanno bisogno di migliorare la loro interfaccia utente. Di fatto i tre passaggi elencati sono parte del normale workflow di progettazione di una app, ma nel caso degli MVP è la scala del progetto a fare la differenza.
Per progettare un MVP partiamo da due domande forse scontate.
- Quali sono le caratteristiche della web app che la rendono unica – anche rispetto alla concorrenza – e che assolutamente non possono mancare?
- Quali funzionalità la arricchiscono ma sono solo un contorno sacrificabile almeno per i primi tempi?
Le risposte a queste domande non devono essere approssimative. Come affrontarle in modo dettagliato ed esaustivo? L’obiettivo di questa fase è consegnare ai futuri sviluppatori una lista chiara di cosa dovranno creare. Puoi affrontarla per punti, in modo metodico. Quante e quali pagine servono? (log in, profilo personale, elenco prodotti, grafici statistici, ecc.) Che operazioni possono compiere gli utenti da ciascuna di queste? (archiviare file, consultare dati, vendere prodotti, ecc.) Quali sono i comandi che servono agli utenti per gestire queste operazioni? (creare nuovi elementi, modificarli, eliminarli, copiarli, ecc.)
Riteniamo che sia fondamentale affrontare anche il design delle interfacce (UI) e la prototipazione del software già in fase di progettazione di un MVP.
Innanzitutto perché la user interface è una questione di aspetti funzionali, non di gusto personale. Ma ci sono altri motivi. Un esempio? In ambito software la UI è necessaria per porre le basi di una buona UX (hai già letto la nostra panoramica sulla user experience?).
Infine, lo sviluppo della app effettiva è imprescindibile visto che si tratta della concretizzazione stessa del MVP ed è lo step che permette di avere uno strumento testabile. Arrivati a questo punto il software funzionante può essere presentato agli investitori, ai superiori aziendali che devono approvarlo oppure messo in un cosiddetto server di produzione e reso disponibile agli utenti che devono usarlo. Sta a te finalizzare il suo impiego.
Quali sono i confini di un MVP
Un progetto di software è fatto di varie attività, che possono essere necessarie o meno a seconda dei casi. Un MVP presuppone la creazione di un software che soddisfi i requisiti del servizio principale ma da un punto di vista di business non è tutto qui.
Una web app deve proporsi con un proprio brand (un nome, un logo, un’identità visiva, ecc…), disporre di una piattaforma che descriva il servizio rendendolo accattivante per il suo target di riferimento e, quando necessario, di un sistema di pagamento per gestire le subscriptions degli utenti. Questi sono solo tre esempi di altre necessità strettamente legate alla fruibilità di un MVP. Per quanto minimale, l’MVP ha bisogno di queste risorse accessorie per poter dialogare con l’utente in modo efficace.
Quindi dove si pone il confine tra ciò che è MVP e ciò che è già oltre? Darsi una regola ferrea serve a poco, piuttosto valuta il tuo caso specifico. Considera le deadline che ti sei imposto, il budget sul quale puoi contare e le risorse professionali che hai a disposizione. Stabilisci l’entità dell’investimento che sei disposto a fare per testare concretamente la validità della tua idea e sii tu stesso a tracciare la linea di confine.
Noi ci muoviamo in questo settore già dal 2016 e possiamo darti una mano a definire il tuo MVP. Se ti interessa una consulenza contattaci.