Cos’è A11Y

Scopri di più su The A11Y Project e la web accessibility

Negli ultimi tempi forse hai sentito parlare sempre più spesso di accessibilità. Più si avvicina la deadline dell’Accessibility Act europeo e più il tema si fa caldo. Se hai contatti nel settore del software, potresti aver sentito parlare anche di A11Y, ma di cosa si tratta esattamente? Scopriamolo insieme in questo articolo.

Nel 2024 ci eravamo presi il tempo di raccontarvi Cosa fare per la conformità all’Accessibility Act. Le scadenze della Commissione Europea erano ancora lontane ma ormai il tempo sta per scadere. Le condizioni della Direttiva verranno applicate a prodotti e servizi messi sul mercato dopo il 28 giugno 2025. Se la tua azienda o i tuoi clienti sono proprietari di software e non ne hai ancora sentito parlare, ti consiglio caldamente di leggere l’articolo. Lì troverai tutti i dettagli. Invece, se sai già tutto, procediamo senza indugio.

Cosa significa A11Y

È presto detto: A11Y significa Accessibility. In ambito digitale, con Accessibility si intendono sinteticamente tutte quelle prassi e soluzioni messe in pratica per rendere fruibile uno spazio digitale anche per persone con disabilità che ne precludono l’utilizzo mediante le interazioni classiche.

Pensa alle disabilità che possono rendere questi strumenti più difficili da usare per le persone. In special modo possono essere problemi fisici, mentali, intellettivi o sensoriali, ovvero impedimenti che rendono uno strumento semplice come un computer o uno smartphone faticoso e frustrante da usare.

Ma come mai si usa la parola A11Y? Perché c’è il numero 11? A11Y è un numeronimo (numeronym, in inglese). È un “cugino” dell’acronimo dove la parola viene contratta sostituendo alle sue lettere centrali il loro numero. In questo caso “ACCESSIBILITY” conta undici lettere centrali e diventa A11Y. Numeronimo è un termine che in Italia non si sente fare spesso, ma a livello internazionale ci sono diversi esempi e varianti (ti lascio il link Wikipedia se vuoi approfondire).

A11Y schema lettere numeronimo

Ecco lo schema del numeronimo A11Y. Facile, no?

Come si accennava all’inizio, si parla sempre più spesso di A11Y. In realtà si tratta di un tema in evoluzione da oltre vent’anni. Se si consulta la history della pagina Wikipedia inglese della Computer accessibility, la voce risale addirittura al 2003. Sebbene l’Intelligenza Artificiale (AI) stia monopolizzando la scena del dibattito tecnologico mainstream, l’accessibility è un treno che ha preso velocità già da tempo e sul quale molti dovranno salire per davvero, prima o poi.

Se fino all’anno scorso si poteva ignorare il tema, dal 2025 molte aziende degli Stati membri dell’UE non potranno girarsi dall’altra parte. Come spesso accade, la politica detta l’agenda dei temi socialmente rilevanti e le aziende sono caldamente invitate a integrare le soluzioni nel tessuto lavorativo. Non è da escludere che nei prossimi anni altri provvedimenti politici possano essere adottati anche extra UE.

La A11Y compliance, ovvero l’adesione agli standard e alle linee guida per rendere accessibili gli spazi digitali, coinvolge diverse conformità e sul piano legale non sono valide universalmente. Ad esempio negli Stati Uniti si parla della legge federale Section 508 e della ADA (Americans with Disabilities Act).

Tuttavia, per progettisti e addetti ai lavori, le WCAG (Web Content Accessibility Guidelines) del World Wide Web Consortium (W3C) restano un buon punto di riferimento. Si tratta di una lista di linee guida per rendere il contenuto web più accessibile. Ciò che le rende particolarmente apprezzabili è che sono riconosciute internazionalmente.

Come verrà applicata l’A11Y in Italia

Ok, c’è una Direttiva europea e sappiamo che gli Stati membri devono adeguarsi, ma le leggi statali cosa dicono a riguardo? Sappiamo che ogni Stato fa storia a sé. In Italia, per esempio, che obblighi legali sono previsti per le aziende?

La Direttiva europea era già stata recepita in Italia dal decreto legislativo n°82 (27/05/2022). Quanto alle linee guida valide per determinare l’accessibilità di uno spazio digitale, la loro definizione è stata affidata all’Agenzia per l’Italia Digitale (AgID). Sul sito AgID è presente una pagina dedicata all’accessibilità e una pagina dedicata alle linee guida per l’accessibilità degli spazi digitali privati.

Queste linee guida seguono l’impronta della norma UNI EN 301 549 (Requisiti di accessibilità per prodotti e servizi ICT). In estrema sintesi: le pagine web devono soddisfare i requisiti del livello intermedio AA delle WCAG (per i dettagli sulla scala A-AA-AAA si rimanda al documento linkato sopra).

Come questi criteri vengano raggiunti è un altro tema ancora. Ogni azienda adotterà le misure più consone alle tecnologie già impiegate e dovrà prestare attenzione alle best practices che descrivono i modi più efficaci per ridurre i limiti delle disabilità. Che sia tramite un team interno dedicato o con il supporto di consulenti esterni, le linee guida chiamano una serie di altre risorse estremamente utili, non solo per sapere cosa fare, ma anche come farlo.

Risorse per l’accessibilità: The A11Y Project

Le WCAG non sono le uniche risorse a disposizione di chi progetta soluzioni digitali accessibili. Sono un ottimo punto di partenza ma c’è spazio per scoprire nuovi modi per integrare le linee guida, per non parlare della ricerca e sviluppo. Il web trabocca di materiale tematico, tanto che può risultare difficile decidere a chi prestare attenzione per cominciare a prendere seriamente l’argomento. Per fortuna c’è chi si è dato da fare per fornirci una bussola e raccogliere alcune delle risorse più interessanti. The A11Y Project, per esempio, è una realtà che ci sembra particolarmente significativa.

The A11Y Project è un’iniziativa community-driven per rendere la digital accessibility più semplice. In altre parole, è un gruppo di professionisti uniti dal desiderio di rendere gli spazi digitali accessibili a tutti.

Il cuore di The A11Y Project è il suo archivio di risorse. Una lunga lista di contenuti suddivisi per categorie facilmente consultabili. Ogni tema conta moltissimi link. Articoli, conferenze, podcast, libri… C’è di tutto. Che tu sia uno sviluppatore, un designer, un HR o una figura coinvolta nei processi di innovazione probabilmente troverai molti spunti di riflessione. Se sei un imprenditore sai già cosa suggerire al tuo team per aggiornarsi.

Come prepararsi all’integrazione A11Y

Tutto molto bello, ma da dove si parte? Il tempo è agli sgoccioli, la scadenza dell’Accessibility Act è imminente e c’è tanto da fare!

Innanzitutto, se nessuno ti aveva parlato di questi provvedimenti, comincia informandoti. Se non lo avevi letto all’inizio della pagina, comincia dal nostro articolo.

Una valutazione consulenziale dei tuoi spazi digitali è un altro passaggio che non può mancare: di quali app e siti disponi, quanto sono accessibili oggi e cosa si può fare per metterli in regola, se la legge te lo impone.

A questo punto la domanda sorge naturale: a chi affidarti per l’aggiornamento dei tuoi spazi digitali? La risposta è ovvia, lo deciderai tu. Noi ci siamo preparati con corsi di aggiornamento in tema di accessibilità per il nostro team e facendo rete con altri professionisti che si occupano di questa tematica. Intanto contattaci e iniziamo a parlarne. Magari sceglierai noi.