Come creare un sito Internet: cosa usare
Cinque modi per creare un sito Internet per il tuo progetto
Di Niccolò Maria menozzi
Come creare un sito Internet? Da dove partire? A chi affidarsi? Tante domande e un mare di possibilità. Internet offre un vasto panorama di opzioni tra le quali scegliere quella che più si addice alle tue necessità. In questo articolo scopriamo alcune nozioni di base utili per iniziare a orientarsi.
Caro lettore, che tu voglia creare un sito per la tua attività, o che tu sia una giovane promessa del web design in erba, qui troverai alcune dritte. Non bastano anni di lavoro per imparare a conoscere tutto quello che il mondo del web ha da offrire agli sviluppatori e ai progettisti, ma ci sono delle nozioni di base molto utili per cominciare.
Ti fornirò un’ottima introduzione per muovere i primi passi in questo mondo, ma non farò false promesse: è un trampolino di lancio per altri approfondimenti. Diciamo che se non sai da dove nascono i siti Internet, questo riassunto ti farà capire un po’ meglio che forma ha la “cicogna”. Forse qualcosa lo conosci già, altre informazioni ti arricchiranno. Sta a te decidere che strada percorrere, in base a quello che sai fare, che vuoi imparare, o che vuoi/puoi commissionare a un freelance, un’agenzia, o una software house.
Prima di partire, alcune precisazioni:
- A prescindere dalla tecnologia, se non sei un designer, potresti comunque aver bisogno di una mano per ottenere un risultato accattivante e intuitivo da navigare.
- La nostra selezione di pro e contro è una sintesi, non è esaustiva al 100%.
CMS (Wordpress, Wix, Joomla, Drupal, Squarespace, ecc.)
I Content Management System (CMS) circolano da tantissimi anni, sono una tecnologia rodata e restano la scelta di punta per tantissimi siti Internet. Se non li conosci con questo nome, conoscerai sicuramente Wordpress, uno dei più famosi.
Pro
- Non ti occorre uno sviluppatore.
- Non devi conoscere le basi dello sviluppo web.
- Non servono software di progettazione grafica.
- Integrano già gli strumenti di gestione contenuti per gli admin.
Contro
- Il sito potrebbe non soddisfare le tue necessità di scalabilità.
- Se modifichi il codice la manutenzione e gli aggiornamenti potrebbero creare problemi.
- I template grafici migliori spesso sono a pagamento.
- Spesso i siti hanno un tempo di caricamento lungo.
- Le personalizzazioni potrebbero essere meno facili di quello che ti aspetti.
Benché Wordpress sia la punta di diamante di questa tecnologia, ci sono delle alternative. Wix è diventato abbastanza famoso e le ricerche di Google Trends degli ultimi vent’anni indicano che l’interesse per Wordpress è sceso e quello per Wix è cresciuto, avvicinandosi sempre di più ai numeri del primo. Esistono anche altri CMS come Drupal e Joomla, ma sono sempre meno influenti e forse verranno scalzati da Squarespace.
Con budget limitati e zero competenze di sviluppo web, un CMS resta sicuramente l’alternativa più affidabile. Se poi ti interessa specificamente un e-commerce, ci sono anche altre opzioni, ma non le affronteremo in questo articolo.
Piattaforme no-code (Framer, Webflow, Siter.io, Builder.io, Anima, ecc.)
L’approccio no-code per come lo intendiamo oggi esiste ormai da anni, e ha iniziato a emergere maggiormente intorno al 2016. Questi tool offrono più libertà di un CMS per quanto riguarda la grafica, ma meno affidabili quando il sito diventa più complesso.
Pro
- Non ti occorre uno sviluppatore.
- Non devi conoscere le basi dello sviluppo web.
- Talvolta non devi occuparti neppure delle procedure per pubblicare il sito (il cosiddetto deployment).
- Il livello di personalizzazione della grafica è abbastanza elevato.
Contro
- Il sito potrebbe non soddisfare le tue necessità di scalabilità.
- È un approccio “chiuso”, che potrebbe risultare impermeabile all’integrazione di altre tecnologie delle quali potresti avere bisogno in futuro.
- Alcune soluzioni non sono portable, ovvero vincolano il tuo hosting solamente a specifiche infrastrutture (es. Framer).
- È un sistema adatto principalmente per piccoli siti con poche ambizioni.
- Potresti dover imparare a usare anche il software di grafica Figma.
È un tipo di tecnologia che non adottiamo perché non ci ha mai convinto fino in fondo ma, siccome esiste e non è ancora tramontata, avrà sicuramente alcuni ambiti nei quali ha senso utilizzarla.
Quanto a soluzioni, le opzioni non mancano. In testa ci sono Framer e Webflow, seguiti da Siter.io, Builder.io, Anima e Bubble. I primi due sono i più famosi. In ogni caso, compara attentamente le loro offerte prima di sceglierne uno.
Siccome l’AI va di moda, su queste piattaforme troverai anche delle funzionalità per integrare il vibe coding. Ma di questo metodo parliamo più sotto.
HTML, CSS e Javascript
È l’ABC dello sviluppo web, il trio di conoscenze di base indispensabili per creare un sito Internet. Ti permettono di creare la struttura delle pagine, di dare loro uno stile grafico e di aggiungere funzionalità più complesse. Se vuoi fare a modo tuo, questo è il vero approccio back to basics.
Pro
- Godi della massima libertà.
- È più rapido da imparare di un framework (vedi la sezione successiva).
- Non servono software di progettazione grafica.
Contro
- Devi comunque imparare le basi dello sviluppo web e questo richiede tempo.
- Non gode dei vantaggi offerti dai framework.
- Se desideri degli strumenti di gestione per admin, devi crearli da zero.
In molti casi questo approccio è stato superato, per una lunga serie di motivi. Non è scomparso, ma se vuoi fare le cose meglio e in modo più professionale, ci sono i framework a darti una mano. I framework gestiscono questo stesso trio, ma fanno molte cose al posto tuo e ti semplificano la vita. Attenzione: se vuoi fare da solo potresti trovarti in difficoltà e impiegare davvero tanto tempo.
Framework
Abbiamo già parlato dei framework in passato. Se non sai cosa sono, puoi leggere il nostro articolo Che cos’è un framework?
Pro
- Ogni progetto è altamente personalizzabile.
- Ottimizza molti aspetti dello sviluppo web di base.
- Molto spesso è open source.
Contro
- Devi conoscere le basi dello sviluppo web (HTML, CSS, Javascript).
- Devi studiare la documentazione del framework per impararne il funzionamento.
- Ultimare il lavoro può richiedere più tempo rispetto a un CMS (leggi il nostro articolo per conoscere le differenze).
- Se desideri degli strumenti di gestione per admin, devi crearli da zero o integrare un CMS headless (non è un CMS come quelli già descritti).
Esistono tantissimi framework, ciascuno con le sue specificità. Ad esempio, noi ci siamo specializzati in Quasar, Vue.js e Angular. Un altro framework molto diffuso è React, ma la lista è lunga. In base a quello che ti serve dovrai scegliere il framework giusto per te.
Sul breve periodo, un sito realizzato con un framework potrebbe costare più delle altre opzioni, ma la libertà che garantisce è impareggiabile e la manutenzione nasconde meno brutte sorprese dei CMS (se sviluppato da un programmatore con esperienza). Se cerchi il controllo totale del design della tua interfaccia senza dover partire da zero, molto spesso un framework è la scelta migliore.
Rimanendo in tema, ti sei mai chiesto Quali sono i vantaggi dei software open source per le aziende?
Vibe Coding
La nuova frontiera del web development potrebbe essere il vibe coding. In sintesi: usare un software di intelligenza artificiale (LLM) per generare da zero il tuo sito. Tu scrivi un prompt dettagliato, con le caratteristiche che deve avere il sito. L’AI si occuperà di creare tutto il necessario.
Pro
- Il risultato è pronto in tempi rapidi.
- L’accesso alle AI spesso è gratis, o poco costoso.
- Se gestito correttamente, non servono altri tool di grafica o di sviluppo per creare la struttura.
- Consente di scegliere tra molti framework per la codebase.
Contro
- Senza esperienza, è meno semplice e immediato di quanto sembri.
- Se non sai dove mettere le mani potresti ottenere risultati scadenti e impiegare tanto tempo quanto con altre tecnologie (se non di più).
Al momento, alcune delle tecnologie più indicate sono Lovable, Claude Code di Anthropic e Gemini 2.5 Pro di Google. Considera che, in base al tipo di progetto che devi realizzare, potrebbe essere necessario affiancare anche altre tecnologie.
Questo metodo potrebbe diventare sempre più comune nei prossimi anni ma, al momento, presenta varie controindicazioni. Bug, codice sorgente confuso, possibili falle di sicurezza, funzionalità inattese… Non è questo l’articolo per scendere nei dettagli ma, per quanto risulti allettante, questa soluzione non è per tutti.
È una soluzione valida per sperimentare, ma può nascondere sorprese spiacevoli e può dare il meglio di sé solo se hai una conoscenza minima del codice che stai utilizzando. Conosci già la storia dell’AI di Replit che a luglio aveva cancellato il database di produzione del venture capitalist Jason Lemkin? Ne hanno parlato in molti, anche perché l’AI ha mentito all’utente e ha infranto alcune regole definite per controllare le attività di sviluppo. Qui uno dei vari articoli. Purtroppo non puoi ancora fare completamente a meno di sviluppatori e designer :P
Se dal tuo sito dipendono questioni lavorative serie e ci sono aspetti sensibili in gioco (pagamenti, dati personali, ecc.), consigliamo le altre alternative.
Sappi che il reparto tecnico di Dreamonkey resta scettico su questo approccio e abbiamo incontrato anche altri professionisti dello stesso avviso. Se questa posizione non ti convince, sperimenta e trai le tue conclusioni.
Conclusioni
Abbiamo grattato la superficie, ma questa infarinata è sufficiente a farsi un’idea di cosa c’è là fuori. Nessuna scelta è sbagliata, se sai cosa stai facendo. Ma non sottovalutare l’impatto che una tecnologia potrebbe avere rispetto a un’altra. Informati approfonditamente, specialmente se devi investire i tuoi soldi o se non hai tempo da sprecare.
Se vuoi una consulenza siamo a disposizione, contattaci.