Come impostare un progetto per ottenere il credito d’imposta Industria 5.0?

Alcuni consigli per ottenere il meglio dai bonus Industria 5.0 2024-2025

La nuova legge italiana in materia di Industria 5.0 è arrivata. In questo articolo scopriamo come puoi muoverti per fare investimenti aziendali validi per l’accesso alle agevolazioni.

Prima di proseguire con la lettura: se la tua non è una PMI ma un’azienda più grande, magari addirittura internazionale, che tendenzialmente è più interessata all’aumento del fatturato rispetto alla riduzione dei costi, forse sei più interessato al tema delle metriche ESG. In tal caso ti consigliamo di leggere il nostro articolo Cosa sono le certificazioni ESG. Se questo non è il caso, procediamo pure.

Primo passo: conoscere i bonus Industria 5.0

Innanzitutto è bene conoscere di cosa si tratta, cosa dice la legge all’art. 38 del Supplemento ordinario n. 19. Fatti un’idea dell’argomento: quanto tempo hai per accedere alle agevolazioni, quali requisiti deve avere la tua azienda, quali beni materiali e beni immateriali puoi finanziare e a quanto ammontano i benefici fiscali garantiti dalla legge.

Se non ti sei ancora informato, nessun problema, ci abbiamo già pensato noi. Puoi leggere il nostro articolo per Ottenere i bonus Industria 5.0 in cui sintetizziamo le parti più importanti.

Secondo passo: come ridurre i consumi energetici per accedere ai finanziamenti

Tra i requisiti di accesso alle agevolazioni la legge prevede una diminuzione percentuale dei tuoi consumi energetici, considerando la struttura produttiva nel suo complesso oppure il processo interessato dall’investimento. Il calcolo della riduzione verrà eseguito confrontando i consumi aziendali con quelli dell’anno precedente all’avvio degli investimenti. Nel caso di aziende appena fondate o di nuovi processi produttivi introdotti si valuteranno i consumi a confronto con la media di aziende di dimensione analoga (scenario controfattuale) ma per i dettagli si attendono le linee guida della legge. Ridurre i consumi energetici è un requisito imprescindibile e pertanto merita la tua massima attenzione.

Per ricevere la validazione dagli enti deputati ai controlli puoi percorrere due strade:

  • Mantenere la tua produzione attuale riducendo i consumi;
  • Efficientare i tuoi processi produttivi mantenendo i consumi attuali ma aumentando la produzione;

Per capire meglio cosa s’intende, vediamo nel dettaglio queste opzioni.

Prima opzione. Mantenendo i numeri della tua produzione ma lavorando sulla riduzione degli sprechi riuscirai a raggiungere l’obiettivo percentuale previsto dalla legge. Ti occorre installare dei sensori in grado di raccogliere dati sui consumi dell’impianto e affidarti a un analista che possa individuare perdite o processi migliorabili studiando i tuoi dati mediante un software di monitoraggio.

Ad esempio: individuare macchinari o compressori che rimangono accesi anche quando non serve (es. di notte).

Seconda opzione. La stessa procedura può essere eseguita andando però ad incrementare la produzione. Questo significa che a parità di consumo energetico pre e post adesione a Industria 5.0 sarai in grado di produrre un maggior quantitativo di pezzi.

Ad esempio: scoprire che un macchinario è sottoutilizzato e di conseguenza cambiare il flusso di lavoro per sfruttarlo al massimo.

C’è una terza opzione a tua disposizione, più semplice ancora, ma prima di darla per certa si devono attendere le linee guida in tema di certificazioni energetiche. Questa prevede la sola installazione di sensori di raccolta dati e di un software di monitoraggio. Questo perché in assenza di valutazioni energetiche antecedenti all’adesione a Industria 5.0, il confronto dei tuoi consumi avviene con la media dei consumi energetici produttivi nazionali e i dati che raccoglierai molto probabilmente ti porteranno automaticamente a raggiungere la soglia minima di risparmio energetico previsto dalla legge.

Ora che ti sei fatto un’idea di cosa dice la legge e delle opzioni a tua disposizione puoi verificare assieme a degli esperti quale sia la strada da percorrere più conveniente per te.

Terzo passo: coinvolgere un consulente tecnologico e strategico

Come avrai sicuramente intuito, l’iter che porta alla validazione del credito d’imposta può sembrare lungo e complicato. Questo anche perché i vantaggi che garantisce Industria 5.0 giustificano certamente delle regole e dei controlli minuziosi. Non ci sono scorciatoie, non basta implementare nuovo hardware e software in azienda: il progetto deve puntare ad una reale riduzione dei consumi o ad un aumento di produttività.

Per essere certo di non commettere errori burocratici e di non incorrere nelle sanzioni previste per coloro che non si attenessero alla legge, il nostro consiglio è di appoggiarsi a un consulente in grado di guidarti nella pianificazione del tuo progetto fino alla chiusura della procedura.

Non è necessario che tu definisca da solo i dettagli del progetto 5.0: contatta dei professionisti con i quali definire un piano d’azione. Su quali processi è meglio intervenire, con nuovi macchinari e software di monitoraggio. Prima coinvolgi un team di consulenti prima disporrai di un progetto di investimento solido e chiaro dal punto di vista della fattibilità tecnologica e degli obiettivi energetici, senza perdere tempo.

Molti consulenti ti seguono solamente fino alla stesura della pratica, lasciandoti solo a gestire la fase di certificazione, o se ci sono problemi in fase di rendicontazione. Per non incorrere in penali e richieste di risarcimento per una pratica condotta con poca precisione è meglio affidarsi a chi fornisce garanzie più estese, anche se significa investire un po’ più budget.

L’aspetto positivo dell’intervento consulenziale è che sono previsti crediti d’imposta anche per l’intervento di fornitori coinvolti in progetti di formazione e potrai scaricare i costi necessari all’analisi preliminare. Inoltre, se sei una PMI, sappi che i costi per le ulteriori certificazioni necessarie per 5.0 (non previste dalla precedente 4.0) incrementano il credito d’imposta nella misura del 100%. Se non sai a chi affidarti puoi considerare il nostro team Dreamonkey. Contattaci senza impegno.

Quarto passo: scegliere un software di monitoraggio per conoscere i tuoi dati produttivi e aziendali

In questa fase del percorso di innovazione industriale i software sono importanti più che mai. Con Industria 4.0 spesso si era posto l’accento sulla digitalizzazione dei dati produttivi, andando ad archiviare una grande mole di informazioni su server e in cloud, ma senza mettere a frutto in modo concreto le opportunità aperte da questa migrazione.

Invece, spostando l’attenzione sul tema del risparmio energetico, Industria 5.0 rende necessario il processo di analisi dei dati, che siano quelli raccolti in precedenza o totalmente nuovi. In molti casi la presenza di un software di monitoraggio è essenziale, in quanto la riduzione dei consumi è un requisito di base imprescindibile. Conoscere tutti i dettagli sui consumi e gli sprechi dei tuoi macchinari sarebbe impossibile in assenza di strumenti informatici in grado di registrare cosa succede negli impianti produttivi a livello energetico.

Per questo motivo, un progetto Industria 5.0 garantirà maggior solidità prevedendo l’installazione di un software che sappia comunicare queste informazioni in modo semplice ed affidabile, interfacciato con i sensori che raccolgono dati dai macchinari e dagli stabilimenti. E ricordati che sono ammessi alle agevolazioni anche i software gestionali, se acquistati assieme a un software di monitoraggio.

Un esempio di software di questo tipo è Koioty, la nostra piattaforma Industrial IoT, pensata per il management dei dati e degli impianti. Si tratta di un Data Collector Supervisor (DCS), perfetto per rispondere ai requisiti di analisi richiesti da Industria 5.0. Ad esempio, Koioty ti permette di mettere a confronto i consumi energetici di due periodi temporali diversi in modo facile e veloce. Efficace per valutare le condizioni energetiche della tua azienda prima e dopo l’investimento.

Il tuo progetto Industria 5.0 in sintesi

Ora che ti abbiamo fornito indicazioni in merito ad alcuni degli aspetti più significativi da considerare nell’attivazione di un progetto allineato ai criteri di ammissione a Industria 5.0, riassumiamo il tutto con una breve lista:

  • Documentati in merito ai punti importanti della legge in materia 5.0;
  • Valuta le opzioni a tua disposizione per ridurre i consumi energetici;
  • Coinvolgi dei consulenti per affiancarti nel percorso progettuale;
  • Definisci assieme ai consulenti in quali beni materiali e immateriali investire;
  • Individua un software di monitoraggio da includere nel tuo progetto;
  • Avvia l’iter burocratico per accedere al credito d’imposta non appena saranno pubblicate le linee guida;

Come già accennato, possiamo esserti d’aiuto come consulenti tecnologici e strategici. Dreamonkey può offrirti la sua esperienza pluriennale nell’ambito del software industriale, avvalendosi anche del supporto di partner attivi nel campo dell’analisi dei dati industriali, del controllo di gestione, della finanza agevolata e della consulenza fiscale.

Il momento migliore per approfittare di Industria 5.0 è ora, non esitare a cogliere questa opportunità, contattaci e mettiamoci al lavoro.